Uno dei settori commerciali maggiormente penalizzati dal Coronavirus e dal lockdown è quello delle bevande, intese soprattutto come vini e alcolici in genere. Di fronte a tale crisi però, in molti commercianti si sono organizzati: se il cliente non può venire, si va da lui, con spedizioni sicure e veloci di delivery, portando i prodotti direttamente a casa di chi li richiede. Un’idea perfetta per l’imminente Natale.
La chance del wine delivery
Se i tempi difficili costringono a fare di necessità virtù, possono esserci però nuove chance per settori prima poco utilizzati. La chiusura a intermittenza dei locali come pub e birrerie ha sì finito inevitabilmente per penalizzare la vendita dei vini, degli alcolici e dei superalcolici, ma non ha per nulla fatto passare agli italiani la voglia di bere, anzi. Le ultime stime dimostrano che sono in forte rialzo i consumi di bevande comprate al supermercato e, soprattutto, online. L’e-commerce e il wine delivery in particolare, stanno facendo registrare numeri impensabili solo fino a qualche mese fa. Insomma, se la vendita sul posto è evidentemente ferma o quasi, internet sembra invece inarrestabile ed è proprio questo il mezzo che ci salverà, almeno in parte, per il prossimo Natale.
Vini e alcolici a Natale in tempo di Covid-19
Se la situazione sanitaria non ci consente la solita libertà di manovra, ecco però che il web e la notoria capacità d’arrangiarsi degli italiani, almeno in parte salvano economia, Natale e buonumore.
Per regalarsi e regalare vini e superalcolici alle prossime feste, basta cliccare sui siti giusti di wine delivery.
La scelta è davvero ampia: solo per fare qualche nome, segnaliamo l’enoteca Eataly (con consegna in sole 24 ore) e Vinatis, interamente dedicata ai vini a marchio francese e agli champagne.
E poi, anche per il wine delivery, ci sono apposite app tra le quali la più utilizzata è Winelivery, che assicura la consegna a domicilio in solo mezz’ora e con i vini alla corretta temperatura.
Unione, fantasia e spirito d’iniziativa in casi d’emergenza
Se c’è una cosa che questa inaspettata pandemia, si spera, può insegnarci, è quanto sia importante fare fronte comune in questi casi, così come dar fondo a tutte le proprie capacità e allo spirito d’iniziativa di cui si dispone. Pub, birrerie, wine bar e locali di vario genere si sono ritrovati, da un giorno all’altro, a vendite pressoché azzerate. Una situazione drammatica, che però non ha scoraggiato gli esercenti ma anzi, li ha spronati ad ingegnarsi.
E così tutti si sono organizzati con l’asporto, il wine delivery e la consegna a domicilio, ovviamente in totale sicurezza e a tempi davvero record. Grandiosi anche i ristoratori, che stanno facendo lavorare le cantine più del solito ora che le cucine sono quasi completamente ferme. E siccome l’economia, si sa, è circolare, ne traggono giovamento anche gli operatori impegnati nella filiera del vino, che in tal modo restano impegnati, sebbene a ritmi appena più blandi. Insomma, pare proprio che il wine delivery e tutto ciò che ad esso è connesso, stia permettendo di andare avanti in modo soddisfacente ad un settore da sempre fondamentale per l’economia italiana.
Non manca molto al prossimo Natale e dovremmo tenerlo presente: non solo non si deve rinunciare al piacere di sorseggiare un buon vino e a fare un regalo di prestigio ai propri cari e agli amici, ma scegliere in tal senso, è un dono che si fa anche all’intera collettività e all’Italia. Sperando che sia di buon auspicio per il Natale, per l’anno che verrà e per la fine di questa pandemia.