Cosa mangiare a Lecce: guida ai sapori autentici del Salento

cosa-mangiare-lecce-polpo-griglia

Cosa mangiare a Lecce: guida ai sapori autentici del Salento

Il Salento è di certo tra le destinazioni più amate, non solo per la bellezza delle coste, dei paesaggi, o ancora per l’arricchimento culturale e artistico che questa meta ha da offrire, ma anche per la sua tradizione culinaria a tavola. In particolar modo, vogliamo concentrarci su cosa mangiare a Lecce: nella cosiddetta “Firenze del Sud” non mancano le proposte! Dal rustico leccese alle classiche orecchiette con cime di rapa o con sugo alla ricotta forte, ecco le specialità da non perdere assolutamente.

Antipasti leccesi: rustici, polpette e frittura mista

In Puglia è d’obbligo iniziare il pranzo con un bell’antipasto, non solo a casa, ma anche in trattoria “come una volta”, dove vengono ancora oggi usati ingredienti autentici e genuini, vicini alla tradizione. E il Salento è una terra che sorprende per colori, sapori e tradizioni: specialità di terra e di mare sono pronti a sorprendere i palati dei più esigenti.

Uno degli antipasti leccesi per eccellenza? Le pittule, che vengono preparate con farina, lievito, acqua, sale, olio evo. Questa pastella può essere personalizzata con pomodorini essiccati, fiori di zucca, capperi. Sfiziosissimi. E le polpette di melanzane? Immancabili, soprattutto perché sono genuine: il sapore è intenso e, volendo, si possono preparare anche mischiando melanzane e macinato.

Ci sono anche i rustici salati tra gli antipasti, sebbene rappresentino più uno street food, anzi, lo street food per eccellenza a Lecce, ripieni di besciamella, mozzarella e pomodoro. Il rustico leccese è una “bomba” di calorie da provare almeno una volta nella vita. Nello street food citiamo anche il calzone fritto, la puccia e i pizzi leccesi.

Primi piatti leccesi: orecchiette al primo posto, ma non solo

E i primi piatti leccesi non sono da meno: le orecchiette sono famosissime in Puglia, il formato di pasta rappresentativo, un po’ come i tortellini per l’Emilia-Romagna. E ovviamente provarle è d’obbligo, magari con le cime di rapa, con il sugo di ricotta “forte”, o ancora con panna e funghi. Ma non scadiamo unicamente nel classico, perché sono tanti altri i piatti rappresentativi.

Quali? Gli spaghetti con il granchio, gli spaghetti con le cozze, pasta e fagioli alla leccese, i vermicelli con il baccalà, o ancora gli spaghetti con il cavolo nero salentino. Posto d’onore, poi, per le sagne ‘ncannulate, formato di pasta iconico del Salento, da ordinare rigorosamente con il sugo di pomodoro e grattugiata di cacio ricotta freschissima.

Secondi piatti leccesi: dalla carne al pesce

Chi va in vacanza a Lecce non corre il rischio di rimanere deluso, soprattutto se preferisce il pesce alla carne, o viceversa. È questo il valore aggiunto del territorio, che ha saputo magistralmente sfruttare gli ingredienti della terra e del mare per portare sulla tavola prelibatezze d’eccezione.

Tra le “punte di diamante” dello street food pugliese troviamo le bombette: un classico per chi apprezza i sapori forti, dal momento in cui parliamo di mini involtini di capocollo di maiale che vengono farciti con formaggio. Molto buono è anche l’agnello al forno.

Per quanto riguarda le proposte di pesce, non si corre il rischio di rimanere delusi, dal polpo alla griglia al polpo alla pignata, fino all’immancabile plateau di cruditè, con frutti di mare freschissimi. Baccalà fritto, baccalà con patate e zuppa di pesce alla gallipolina, della vicina Gallipoli, completano l’offerta gastronomica.

Dolci leccesi: dal caffè al pasticciotto

La tradizione culinaria salentina a tavola non si ferma di certo alle proposte salate! Per gli amanti dei dolci, tante sono le specialità da provare, come il pasticciotto leccese, un dolce realizzato in pasta frolla con ripieno di crema pasticcera, ideale con cui iniziare la giornata. “Parente” è il fruttone leccese, che invece viene preparato sempre con pasta frolla ma ripieno di crema di mandorle e marmellata di mele, oppure mele cotogne, e ricoperto con cioccolato fondente.

Durante le feste, invece, è possibile provare le cartellate, o ancora i purceddhruzzi, che in altre parti d’Italia sono conosciuti con il nome di struffoli. Nella pasticceria salentina rientrano anche i mustazzoli, o mostaccioli, biscotti tipici di origine araba. A fine pasto, il dolce si può accompagnare a un buon Mirto del Salento, o un liquore di alloro o finocchietto, ottimo per digerire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back To Top